Migliorare le proprie performance lavorative oggi risulta importante (se non fondamentale) per riuscire a dare il meglio e crescere sia come persone che come professionisti.

L’obiettivo non dovrebbe essere quello di diventare solo un “buon dipendente” ma quello di riuscire noi in primis a valorizzarci per stare meglio a lavoro e per raggiungere i nostri obiettivi.

Come fare ciò?

Come prima cosa non dobbiamo aspettare che siano gli altri a “premiarci” o a darci delle responsabilità, ma essere per primi noi a valorizzarci e responsabilizzarci rispetto al nostro lavoro.

Dobbiamo imparare a eseguire il nostro lavoro al meglio. Evitando di accontentarci di svolgere “semplicemente” la nostra mansione, ma al contrario, svolgerla cercando di dare sempre il meglio. Uno sforzo in più farà la differenza, a lungo andare. Impariamo anche a lavorare duramente, oggi dare il minimo indispensabile non è più accettabile, bisogna essere responsabili in quello che si fa (rispetto per gli orari, per il nostro lavoro e quello degli altri).

Oggi gli ambienti di lavoro “informali” sono quelli più in “voga”, ma ricordiamoci che un ambiente troppo familiare potrebbe avere un effetto contrario sulla produttività. E’ giusto creare interazioni, ma è altrettanto giusto, quando si parla di lavoro, essere professionali, seri, concentrati su ciò che si fa. E’ importante seguire le regole, essere cortesi e attenti.

Importante essere positivi, che non vuol dire ridere sempre ma essere collaborativi nei confronti del team di lavoro, collaborando con positività. Non tutti ci piaceranno sempre, ma un atteggiamento troppo negativo trascinerà inevitabilmente tutti quelli che ci stanno attorno ad avere lo stesso mood e questo impedirà il raggiungimento del nostro obiettivo personale e di gruppo.

Essere propositivi, prendere l’iniziativa, cercare di spingerci oltre la nostra zona di comfort, esponendoci in prima persona per cercare di migliorare.

Impariamo ad accettare le critiche costruttive, questa sicuramente è una delle cose più difficili da fare, ma è anche quella che ci permetterà di poter riflettere sul nostro modo di operare e di rapportarci agli altri ed è quella che ci farà crescere maggiormente come persone e come professionisti. Impariamo a coltivare le relazioni al lavoro, che non vuol dire diventare una grande famiglia, ma creare dei rapporti che permettono di aumentare la motivazione personale e di gruppo e di avere un clima sereno al lavoro.

Investiamo nella nostra formazione per accrescere le nostre competenze e il nostro operato. Questo ci farà stare meglio e non ci porterà ad uno stato di stallo e demotivazione. Cerchiamo di non essere quelli che “puntano il dito” verso chi sbaglia. Cerchiamo di essere coloro che portano soluzioni. L’obiettivo ultimo a lavoro è comune e quindi se supportiamo i colleghi lo raggiungeremo tutti prima.

Cerchiamo di evitare i pettegolezzi, non portano a nulla se non ad un clima negativo e ricordiamoci che potrebbero ritorcersi contro di noi!  Non ne vale la pena..

Impariamo ad essere aperti per i nuovi progetti, il mondo del lavoro cambia in continuazione, cerchiamo di essere flessibili.

Come possiamo essere “riconosciuti” nel mondo del lavoro di oggi e del futuro?

E’ importante ottenere la consapevolezza di aver fatto del nostro meglio in primis per noi. Questo ci permetterà di essere propositivi e si rifletterà anche nei rapporti con gli altri.

Non attendiamo che gli altri ci dicano cosa fare e come farlo, impariamo ad essere i primi promotori del cambiamento. Impariamo ad essere prima di tutto indispensabili per noi stessi e poi per il nostro contesto lavorativo.

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