Dal 29 luglio 2024 e fino al 31 agosto 2024, salvo ulteriori proroghe, nel territorio regionale dell’Emilia-Romagna sono state introdotte le seguenti restrizioni:

Divieto di lavoro durante le ore più calde: È fatto divieto di svolgere attività lavorative nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00, nei giorni e nelle aree in cui la mappa del rischio pubblicata (clicca qui) segnala un livello di rischio “ALTO” per i lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa alle ore 12:00.
Misure organizzative per i servizi pubblici: Per le attività svolte dai concessionari di pubblico servizio o connesse a ragioni di pubblica utilità e pronto intervento, i datori di lavoro sono tenuti ad adottare misure organizzative adeguate per garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali.

SANZIONI E OBBLIGHI

La mancata osservanza delle disposizioni contenute nell’ordinanza comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 650 del Codice Penale (l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206), salvo che il fatto non costituisca un reato più grave.

PUBBLICAZIONE E TRASMISSIONE DELL’ORDINANZA

L’ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Giunta della Regione Emilia-Romagna e viene trasmessa ai Prefetti, ai Sindaci dei comuni della regione, alle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna, ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e dei datori di lavoro, nonché alle Associazioni nazionali di categoria. Clicca qui per saperne di più!

È ammesso ricorso giurisdizionale contro la presente ordinanza innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni dalla pubblicazione, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni.

Questa ordinanza rappresenta un importante provvedimento per la tutela della salute dei lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme durante i mesi estivi. Le misure adottate mirano a prevenire rischi per la salute dovuti all’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde della giornata, garantendo al contempo la continuità dei servizi pubblici essenziali.