Scopri come sensibilizzare in modo efficace i tuoi lavoratori

Siamo nel 2022 e parliamo di sicurezza nei luoghi di lavoro ormai da oltre un secolo. Eppure gli incidenti sul lavoro, per non parlare di quelli gravissimi, sono ancora tanti in Italia (oltre 1000 morti solo nel 2020). Noi di Gip ci siamo chiesti: “Perché?”. La risposta che abbiamo trovato è radicata nella cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Per cultura della sicurezza si intende la modalità con cui le problematiche relative alla sicurezza vengono affrontate nel luogo di lavoro. Spesso essa rispecchia “gli atteggiamenti, le convinzioni, le percezioni e i valori condivisi dai lavoratori in relazione alla sicurezza”. In altri termini, “il modo in cui ogni organizzazione fa sicurezza”. DNV

In Italia, purtroppo, la sicurezza è vista ancora oggi come un onere ed un dovere che intralcia spesso e volentieri l’attività vera e propria dell’azienda. Ma quindi come fare sicurezza in modo efficace, senza sprechi di tempo e risorse? Riuscendo a sensibilizzare tutti gli attori della sicurezza, ovvero coinvolgendoli maggiormente in tutti i processi valutativi e di gestione. Di fondamentale importanza è la partecipazione dei lavoratori, i quali operando attivamente sul campo ogni giorno possono contribuire maggiormente  ad un miglioramento continuo. Al fine di ottenere tali risultati possiamo usare tre strumenti chiave: l’informazione, la formazione e l’addestramento

Il sensibilizzare vuol dire anche coinvolgere maggiormente i lavoratori in tutti i processi valutativi e di gestione della sicurezza.

Cos’è l’informazione?

E’ il complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro (art. 2 c. 1 lett. bb D.Lgs. n. 81/2008). Secondo l’articolo 36 del D.Lgs. 2008 il datore di lavoro, il dirigente e il preposto sono obbligati a fornire a ciascun lavoratore un’adeguata informazione riguardo a:

  1. Procedure di primo soccorso, lotta antincendio ed evacuazione dei luoghi di lavoro.
  2. Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro.
  3. Rischi specifici a cui è esposto in base alla mansione svolta.
  4. Nominativi dei lavoratori responsabili all’applicazione delle misure (articolo 45 e 46).
  5. Nominativi del medico competente e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione.

L’informazione, quindi, si definisce quel processo che trasferisce le nozioni basilari per la gestione dei rischi (specifici e generali) dal datore di lavoro al lavoratore. Questo procedimento deve avvenire in maniera semplice ed immediata, utilizzando una lingua comprensibile e mediante l’utilizzo di immagini che spesso si rivelano uno strumento utile e necessario per una comunicazione efficace.

Cos’è la formazione?

E’ un processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi (art. 2 c. 1 lett. aa D.Lgs. n. 81/2008).

La formazione è prevista in diversi casi:

  1. In seguito alla costituzione del rapporto di lavoro (quella dei lavoratori è da concludersi entro 60 gg dall’assunzione). 
  2. In seguito al trasferimento o cambiamento di mansioni svolte.
  3. In seguito all’introduzione di nuove attrezzature di lavoro, nuove tecnologie e nuove sostanze che possono essere nocive per chi ci lavora.

 Deve essere inoltre ripetuta ciclicamente per garantire la massima gestione in caso di nuovi rischi emersi o di semplice evoluzione degli stessi.

Per far sì che questo avvenga nel migliore dei modi, è necessario fornire una formazione dedicata, ovvero monoaziendale, capace di preparare al meglio i lavoratori sui rischi specifici a cui saranno esposti svolgendo la loro mansione. In occasione di tali formazioni è possibile prendere in considerazione i cicli produttivi specifici dell’azienda, confrontarsi con i lavoratori e capire insieme come migliorare la sicurezza e le performance.

Cos’è l’addestramento?

L’addestramento consiste nella prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l’addestramento consiste, inoltre, nell’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza (Legge n.215 del 17/12/2021).

L’importanza dell’addestramento viene ribadita con la Legge n.215 del 17/12/21 che modifica anche Art.37 del D.Lgs. 81/08. Se prima tenere evidenza dello stesso in modo formale non era necessario, oggi gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato. Dunque anche la legislazione pone l’attenzione sulla basilarità di questo passaggio.

L’addestramento deve sempre essere presente:

  1. In seguito alla costituzione del rapporto di lavoro. 
  2. In seguito al trasferimento o cambiamento di mansioni svolte.
  3. In seguito all’introduzione di nuove attrezzature di lavoro, nuove tecnologie e nuove sostanze che possono essere nocive per chi ci lavora.

Quali sono i benefici nel sensibilizzare i lavoratori?

Sensibilizzare sui rischi in cui possono incorrere permette di tutelare la loro salute. Un elemento che dovrebbe essere di primaria importanza per tutti i datori di lavoro. Essere ben formati, infatti, permette di sentirsi al sicuro nello svolgimento di compiti anche complessi e garantisce la riduzione di stress nei soggetti coinvolti migliorando così l’ambiente stesso. Il lavoratore ben formato è consapevole dei suoi rischi ed è in grado di coinvolgere le figure necessarie alla sua tutela in caso di necessità, giovando a se stesso e al suo datore di lavoro. (Un esempio è il lavoratore che segnala la necessità di una visita presso il Medico Competente). 

Abbiamo visto che per sensibilizzare abbiamo tre strumenti: Informazione, formazione e addestramento. L’applicazione di ciascuno di questi garantisce all’azienda e a chi ne fa parte numerosi vantaggi e benefici, come:

  • Maggior produttività.
  • Miglioramento delle performance.
  • Riduzione dei tassi di incidenti e infortuni.
  • Minor assenteismo.
  • Migliorare l’immagine aziendale

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