Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino

Si apre oggi quella che per molti lavoratori sarà l’ultima settimana prima della pausa natalizia e quale modo migliore per celebrare l’arrivo delle feste che eleggere il primo Babbo Gip della storia?

Tutto nasce dall’idea di chiudere l’anno con uno scambio di doni tra colleghi, reso più dinamico e interessante da un budget volutamente studiato e da un sistema di abbinamento casuale tra donatore e ricevente.

Il guanto di sfida, lanciato con premeditata innocenza durante una videoriunione al sapore di biscotti di pan di zenzero, non ha colto i nostri partecipanti impreparati e i ragazzi di Gip si sono lanciati in un’attenta ricerca al grido di “vinca il più ignorante” (citazione semiseria di Ing. Ambientali a caso).

Quello che doveva essere un semplice momento di goliardia in un rilassato venerdì pomeriggio, si è trasformato in un vero e proprio contest elaborato nel minimo dettaglio.

Dalla cura nel confezionamento alla creatività nella scelta del regalo perfetto da abbinare al destinatario pescato, tutto concorreva nel guadagnare punti preziosi nella corsa verso il titolo di Babbo Gip 2020 e, dopo la sparizione anche dell’ultimo boccone di pandoro, il peso schiacciante della scelta dell’Ing. Ruini ha decretato il vincitore finale.

Conoscendo il tipo, probabilmente non ci dovremmo stupire più di tanto del fatto che proprio la nostra Chiara abbia scovato il miglior paio di calzini felini che il mercato potesse offrire.

Un trionfo dell’orrido a tutto tondo: dal materiale 100% artificiale alla precisione nella riproduzione delle morbide zampette da micio, ogni dettaglio ha convinto la giuria ha sceglierla come vincitrice.

Volete sapere chi è stato il fortunato destinatario?

Al prossimo sopralluogo presso la vostra azienda, osservate bene le caviglie del tecnico davanti a voi, magari noterete qualcosa di interessante!