Galeotta fu la tazzina

Tutti noi abbiamo ben chiaro in mente quell’ansia difficilmente domabile che ci prende lo stomaco prima, durante e dopo un colloquio di lavoro e, be’, anche la nostra Chiara non è risultata immune alle trappole che l’agitazione a volte ci tende.

Da caffè dipendente quale riconosce di essere, come rifiutare l’offerta di un’allettante tazzina bollente per stemperare un po’ la tensione del primo colloquio? Tentativo risultato purtroppo vano, visto il volo fatto dal bicchierino di plastica prima che potesse adempiere allo scopo per cui era stato preparato. Che non era, ovviamente, battezzare il pavimento.

Ma, in pieno stile “never give up”, non demordiamo e arriviamo al giorno del secondo colloquio (sì, il battesimo al caffè ce l’ha resa subito simpatica). Sarà stata l’emozione alla vista di Davide o le poche ore di sonno a cui una figlia sotto l’anno d’età automaticamente condannano, ma il secondo caffè riesce ad avanzare solo di qualche passo in più rispetto al fratello di una settimana prima. In uno slancio di improvvisata fisicità, il tentativo di centrare il cestino viene mancato di quel tanto che basta da battezzare anche il muro (sì, proprio quello che l’estate scorsa ci avete visto ridipingere con passione).

Insomma, per la nostra Chiara, galeotta fu la tazzina e, anche se facciamo tutti un passo indietro quando ha un caffè in mano, i conti li sa fare molto bene e siamo entusiasti di accoglierla nel mondo di Gip!

Ci vediamo Lunedì 6 Luglio per conoscere un altro membro di Gip!
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