Le Aziende e i Candidati non sono perfetti, ma possono essere giusti l’uno per l’altra

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Ogni azienda vorrebbe assumere i candidati migliori e ogni candidato desidera potersi esprimere al meglio e avere le migliori opportunità per la propria crescita personale e professionale.

Al centro di queste aspettative vi è però un’altra figura: il selezionatore, le cui competenze tecniche ed esperienziali sono essenziali per una selezione efficace.

Iter della selezione

Dall’analisi della posizione, passando per lo studio e la definizione del profilo ideale, la selezione della rosa dei candidati e le varie convocazioni, per terminare con i colloqui e l’inserimento in azienda: ognuno di questi passaggi ha la propria importanza e rappresenta una delle molteplici attività che il selezionatore è chiamato a svolgere, ponendo particolare attenzione nell’essere un efficace collegamento tra il cliente e i candidati ed esplicitando sempre in maniera chiara le ragioni delle scelte fatte e portando avanti ipotesi realistiche relativamente ai risultati da ottenere.

La ricerca e selezione del “candidato ideale” e del “lavoro ideale” non è un qualcosa di semplice e lineare, ma si tratta di un processo circolare che richiede il giusto tempo e le giuste risorse, strumentali e personali, per far sì che il risultato sia quello auspicato.

La ricerca e selezione non è un processo da tutto e subito, è altamente fuorviante promettere il “candidato ideale” in una settimana, quando spesso le aziende si trovano a dover vedere molte persone che non hanno neanche chiaro il motivo per cui si sono candidate, non conoscono l’azienda per la quale si stanno proponendo e che, in alcune occasioni, tendono a dare eccessiva importanza al “quanto prendo”, piuttosto che valutare altri aspetti ambientali e umani che influiscono sensibilmente sulla qualità dell’impiego che si andrà a svolgere.

È, in definitiva, un percorso complesso e articolato durante il quale anche il più esperto dei selezionatori può incappare in un possibile errore di valutazione.

Gli errori di valutazione

Un valutatore può sempre cadere vittima di un certo grado di distorsione del proprio giudizio, poiché influenzato da fattori percettivi e a una visione della realtà che applica filtri e chiavi di lettura del tutto soggettivi e personali.

Un valutatore esperto è consapevole di questo processo e saprà, a seconda della situazione, se minimizzare le proprie sensazioni in quanto fuorvianti o massimizzarle come elementi informativi su cui riflettere e da cui partire per raccogliere ulteriori informazioni.

Una valutazione priva di errori di giudizio è pressoché infattibile, ma è possibile ridurre al minimo la probabilità che si verifichino adottando alcuni accorgimenti e affidandosi a professionisti specializzati che sanno come orientarsi all’interno del mondo del recruiting.

Oltre la selezione

Oltre la mera ricerca e selezione del candidato ideale e del lavoro ideale, esiste un percorso che il professionista fa con l’azienda e con il candidato.

La verità è che non esiste il “candidato ideale” e il “lavoro ideale”, ma esistono candidati e lavori con varie caratteristiche, sia positive che negative, che devono imparare a camminare l’uno al fianco dell’altro, a crescere insieme e a valorizzare le migliori caratteristiche di entrambi per perfezionarsi sempre più.

In GIP vogliamo parlare di qualcosa che va oltre la ricerca e selezione, che parla di un rapporto basato sulla fiducia reciproca e sulla voglia di sostenere imprenditori e candidati imperfetti nella ricerca della “quasi perfezione”.