È ampiamente riconosciuto che vivere la propria quotidianità con eccessiva serietà sia sinonimo di alti livelli di stress lavoro correlato, ma in Gip siamo corazzatissimi anche in questo senso.

Il nostro Davide è un maestro nel cogliere il momento perfetto per architettare una qualche birichinata degna di Giamburrasca in persona e non si fa mai scrupoli nel coinvolgere quante più persone possibili nell’architettura dei propri piani malvagi.
Come la volta in cui ha deciso, in combutta con un altro brutto soggetto che incontreremo più avanti nella nostra rubrica, di testare i limiti della pazienza umana nascondendo la macchina di Luca, uno degli altri soci di Gip. O meglio. La macchina della mamma di Luca: una bellissima Fiat 600 color puffo (sbiadito).

Ora, la nostra intenzione non è assolutamente quella di svilire un pezzo da novanta della storia automobilistica italiana, ma provate a immaginarvi due ex-rugbysti schiacciati in una macchina delle dimensioni, in proporzione, di una scatoletta di sardine alla ricerca dell’angolo perfetto in cui nascondere suddetto veicolo.

Aleksei Goloborodko chi?
I migliori contorsionisti al mondo li abbiamo noi di Gip.

Una volta compiuto il misfatto, inoltre, bisognava essere abbastanza capaci da tenersi il gioco a vicenda: il primo a cedere avrebbe, infatti, destinato l’intera operazione al fallimento più totale. Ma oltre che circensi provetti, i nostri ragazzi sono anche attori di una certa caratura e sono riusciti a essere così convincenti da arrivare a un passo dalla fatidica telefonata ai carabinieri. Che non sarebbero stati esattamente contenti di intervenire in una situazione del genere.

Come avrete intuito, Davide è una figura eclettica e poliedrica, piena di sfaccettature e pronta ad adattarsi a ogni situazione e Gip, da lui, non può che imparare ogni giorno qualcosa di nuovo!