Oggi, nel contesto lavorativo e scolastico in cui ci troviamo, c’è bisogno di un intervento forte,  che conduca i giovani nel mondo del lavoro accompagnandoli in quello che è un percorso molto diverso da quello che si immaginano mentre sono ancora dietro i banchi di scuola.

 Fondamentale per invertire una rotta sempre più pericolosa sarà puntare su una maggiore interazione tra scuola e mondo del lavoro, aiutando i giovani a definire  quali dovranno essere i loro obiettivi a lungo termine, quale  percorso sia per loro il  più appropriato e dar loro competenze  che vadano oltre i meri tecnicismi studiati sui libri.

Un futuro per i giovani

Ma da che parte dobbiamo cominciare per costruire un futuro più positivo e inclusivo per i nostri giovani?

Chi ha più peso in questo fondamentale gioco di forze?

Da una parte, ci sono le aziende, i datori di lavoro, spesso poco consapevoli delle nuove condizioni in cui si trovano a lavorare e non del tutto pronti a compiere quel passo verso un vero e profondo cambiamento. 

Dare fiducia ai giovani è fondamentale per poter ricavare la boccata di ossigeno necessaria a ogni azienda per continuare a sopravvivere nel competitivo mercato odierno. Responsabilizziamo queste nuove generazioni, mostriamo loro che c’è spazio anche per loro e fidelizziamoli incrementando le loro competenze. La loro visione del mondo, fresca e diversa, è il polmone verde che alimenta ogni nuova strategia, utile non solo oggi ma anche in futuro.

Dall’altra parte ci sono loro, i giovani, che devono essere pronti a scendere in campo con umiltà, determinazione e voglia di mettersi in gioco. Spesso il primo passo che compiamo nel mondo del lavoro sembra portarli lontanissimo da quello che è il loro sogno, ma ogni nuova competenza acquisita nel tempo può rivelarsi utile quando meno ce lo si aspetta. Una formazione continua e variegata è, infatti, indispensabile per poter coltivare la propria visione, affinarla attraverso un processo  ininterrotto di condivisione e confronto e, infine, per tradurla in strategie ed azioni concrete.

Competenze trasversali

In tutto questo percorso, un ruolo chiave lo hanno le competenze trasversali,  che vanno sviluppate giorno per giorno, per far uscire dalla scuola giovani con la consapevolezza di quello che sia  un contesto lavorativo, fatto  soprattutto di rapporti,  responsabilità, obiettivi e progettualità.

Il mondo del lavoro, infatti, non richiede più solo competenze tecniche ma, e forse soprattutto, soft skills:  quelle competenze trasversali utili ad  integrarsi in quello che  è un contesto lavorativo difficile, complesso e in continuo mutamento.

Garantire a tutti gli studenti pari opportunità

Dalla diversità nascono opportunità e questo concetto rimane valido e pertinente anche in questa specifica situazione. Alunni con disabilità o disturbi specifici sono ugualmente preziosi per il punto di vista unico con cui approcciano un problema e, fino a oggi, non gli è ancora stata garantita una formazione che li accompagnasse con efficacia nel momento del lavoro. In una società che si vuole fregiare del titolo di inclusiva è fondamentale  dar voce e supporto anche a chi, con più fatica, deve e farà parte del mondo lavorativo finita la scuola.

Contesto attuale

Oggi ci troviamo in un contesto dove domanda e offerta non sempre coincidono. 
I giovani lamentano il fatto di non riuscire a trovare lavoro, mentre le aziende non sono soddisfatte di incontrare giovani con poca voglia di darsi da fare e che pretendono di fare precocemente il “salto di qualità”.

Ma, sviscerando più in profondità le varie problematiche, noi di GIP abbiamo cominciato a porci una serie di quesiti ai quali difficilmente siamo riusciti a trovare una risposta completa e strutturata. 
In quale contesto ci troviamo oggi? Cosa pensano i giovani dei percorsi che dovrebbero accompagnarli nel mondo del lavoro? 
E le aziende? Sono strutturate per accogliere giovani in percorsi di onboarding?  
 Ritengono efficace la preparazione dei giovani che escono dalla scuola,  per affrontare il mondo del lavoro?
E per i ragazzi certificati? Esistono ad oggi percorsi strutturati che permettano loro di poter entrare e rimanere in un contesto organizzativo?

Seguiteci sui nostri canali e iniziate a porci le vostre domande a cui risponderemo nel corso della serata.

Vi aspettiamo!

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