PAROLA D’ORDINE: SOGGETTIVITA’

La parola d’ordine dell’anno che sta per iniziare sarà per noi la “soggettività”. Si, perché stiamo imparando sempre di più come persone e come professionisti ad accogliere e rispettare la soggettività dei colleghi, dei clienti, dei non clienti… accogliere non significa accettare o farci andar bene tutto, significa prendere consapevolezza dei diversi punti di vista, dei diversi modi di lavorare e dei bisogni che abbiamo tutti.

In Gip ci siamo trovati più di una volta a dover “accogliere” i bisogni dei colleghi: chi era troppo “tirato” e ha avuto la necessità di fermarsi, chi ha passato un periodo in cui gli sembrava di non riuscire a mettere in fila tutto ma non chiedeva aiuto, chi ha dovuto prendere per un attimo le distanze per non sovraccaricarsi emotivamente. Abbiamo imparato ogni volta qualcosa, da qualcuno di noi.

Durante il nostro Team Building annuale (direzione mare) tra scherzi, buon cibo e risate, ci siamo guardati in faccia e ci siamo promessi ancora una volta sostegno per chi si troverà in difficoltà, risate per chi sarà giù di morale, tirate di orecchie per chi prenderà il lavoro troppo alla leggera… perché noi pensiamo che sia giusto esserci nel bene e nel male, come “amici” e come colleghi di lavoro. Siamo convinti che il supporto sia una necessità al lavoro, per permettere a tutti di avere giorni sì, giorni no e quindi di portare la propria soggettività in ufficio.

Per noi questo è work life balance, un equilibrio che va oltre il mero eseguo dei compiti che vengono assegnati.

COSA PORTERA’ IL “NUOVO ANNO” ALLA GIP FAMILY?

Centrale sarà il tema della trasversalità: un intreccio tra norme (81/08) e i bisogni delle aziende.
Nuove collaborazioni per portare e sviluppare nelle aziende dei percorsi che vanno oltre al “dover fare”.
Nuovi corsi e nuovi “territori” per la formazione, per avvicinarci ai clienti più lontani.
Finanziamenti per supportare le aziende e coprire tutti i costi della formazione, con progetti ad hoc e percorsi da proporre ai propri collaboratori.
Infine, un percorso, di cui ora non possiamo svelarvi troppo, che sarà aperto, in prima edizione, solo a 10 persone. Un percorso di crescita personale e professionale che mirerà a sviluppare la propria soggettività al lavoro (e non solo). Le docenze saranno tenute da professionisti (psicologi e Amministratori di azienda) e si svilupperà attraverso la conoscenza teorica di temi centrali oggi al lavoro, esercitazioni mirate per sviluppare il proprio essere ed esserci ed infine un percorso personale di supporto per lavorare in maniera precisa sulla propria soggettività appunto.

La sicurezza non è più solo un tema di prevenzione a livello “fisico” ma centrale diventa la sicurezza psicologica.