Ti sei perso la prima puntata di Un Caffè in Diretta con GIP?
Nessun problema, Matteo ha riassunto per noi quanto ci ha raccontato nella nostra mezz’oretta di chiacchiere.
Di seguito trovate i punti salienti e le informazioni basilari per poter cominciare a comprendere cosa implica dover redigere un Piano di Sicurezza, chi coinvolgere nella redazione e che tipologia di figure è necessario attivare.
“Cosa sono i piani di Safety&Security?”
Si tratta di una procedura che mira ad analizzare i rischi che possono presentarsi durante un evento di pubblico trattenimento (concerti, spettacoli, ecc.) e a pianificare le necessarie misure di prevenzione e protezione per poter contenere al massimo il rischio di incidenti.
La necessità di questo tipo di pianificazione si è fatta sentire a seguito di quanto accaduto il 30 giugno 2017 in P.zza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid, dove un gruppo di ragazzi, nel tentativo di scippare alcuni dei presenti, hanno utilizzato spray al peperoncino e petardi scatenando il panico tra i presenti. Il tutto si è concluso con circa 1700 feriti e 3 morti.
Da qui nacquero le ormai famose circolari Gabrielli che, a un anno di distanza circa, furono raccolte nella circolare del Gabinetto del Ministro diramata il 18 luglio 2018 (circolare Piantedosi) con lo scopo di assicurare un’efficace governance del sistema attraverso una più flessibile pianificazione preventiva dei servizi di sicurezza, una rinnovata centralità della rete degli enti locali e una funzione di “sussidiarietà” attribuita alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza.
“A livello burocratico, quali sono le figure da attivare?”
Dipende dal livello di rischio della manifestazione di pubblico spettacolo. Per semplificare possiamo dire che sotto le 200 persone viene attivata la Commissione di Vigilanza del Comune di competenza, sopra le 200 persone viene attivata la Commissione di Vigilanza Provinciale (comprensiva quindi di CNVVF, ASL, ecc.). Tutte le comunicazioni devono avvenire tramite i canali istituzionali e il portale del SUAP regionale.
“Come si gestisce un evento di pubblico trattenimento inserito in un contesto più ampio di festa di paese?”
Innanzitutto, bisogna identificare le varie aree date dalle attività che vengono organizzate: zone dedicate alla somministrazione, zone di vendita con bancarelle, zone in cui si svolgono concerti e/o dibattiti con particolare attenzione a quelle che sono le zone che presentano un rischio più elevato, come le aree tecniche in cui sono presenti bruciatori o altre fonti di rischio o quelle aree in cui si identifica l’area di pubblico spettacolo.
Una volta identificate queste aree, bisogna organizzarsi per poter gestire le interferenze che le une possono avere sulle altre e attivare misure tecniche e organizzative finalizzate a ridurre il rischio che insorgano emergenze di qualsiasi natura.
È necessario attivare quelli che sono gli addetti alle emergenze (antincendio e primo soccorso) per poter far fronte ad eventuali problematiche che possono insorgere e gli addetti al controllo che hanno il compito di far rispettare le prescrizioni che sono stata approvate e fornite dalla Commissione di Vigilanza che ha approvato l’evento.
“Chi può redigere questi piani?”
È sempre l’organizzatore che redige i piani di safety&security, ma si avvale dell’asseverazione di un professionista iscritto all’albo che va ad certificare quanto scritto sui piani.
“I criteri di emergenza basilari quali sono?”
Una delle regole di base è sicuramente quella di garantire l’intervento dei mezzi di soccorso esterni (VVF, Ambulanza, Forze dell’Ordine) prevedendo varchi d’accesso che abbiano determinate caratteristiche, per esempio ampiezza di almeno 3.5 metri, e possibilmente dei percorsi dedicati che siano protetti dal passaggio di persone.
Poi ci sono misure tecniche relative all’utilizzo di impianti realizzati secondo le normative vigenti che possono prevedere anche l’installazione di strutture di copertura con una certa resistenza al fuoco, nonché la distribuzione sull’intera area di estintori di tipo omologato.
Infine ci sono misure organizzative che spaziano dall’organizzazione delle squadre di emergenza e squadre di controllo fino alla divisione in settori laddove il numero di spettatori sia particolarmente elevato.
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